Potrebbero tornare presto dalla loro latitanza dorata negli Emirati Arabi, faccendieri, boss e narcotrafficanti, ricercati e condannati in Italia.Potrebbe interessarti
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Il trattato dovrà però essere ratificato dal nuovo Parlamento per diventare operativo e permettere il rientro in Italia di una dozzina di latitanti. Si tratta, tra gli altri, dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, di Giancarlo Tulliani, cognato di Gianfranco Fini e riparato a Dubai, del narcotrafficante di Castellammare di Stabia, Raffaele Imperiale, detto Lelluccio o' parente colui che ha indonadato di droga l'Italia negli ultimi anni e che ha finanziato la prima guerra di camorra tra gli Scissionisti degli Amato pagano a cui era legato, e i Di lauro, e diventato famoso lo scorso anno perché teneva nascosti nella casa dei suoi genitori alla periferia di Castellammare due Van Gogh rubati rubati in Olanda nel 2002. E poi ancora di Samuele Landi, ex ceo di Eutelia, condannato in primo grado a nove mesi nel 2015 per il crac della società e il costruttore Andrea Nucera, autore di presunti abusi in una lottizzazione. "Un altro passo che va nella direzione giusta - commenta il deputato Pd Davide Mattiello, che da tempo si batte per questo provvedimento -. Ringrazio il presidente del Consiglio Gentiioni e il ministro Orlando: ora sarà anche possibile porre fine alle latitanze spudorate che si consumano negli Emirati alla luce del sole. L’assenza di una cooperazione ha fino a qui reso molto difficile per le autorità italiane intervenire "





