Movida a Napoli, nuove regole dopo mezzanotte
La Giunta comunale di Napoli ha approvato una proposta di regolamento per disciplinare la movida notturna in alcune aree particolarmente critiche della città, cercando un equilibrio tra le esigenze dei locali e il diritto al riposo dei residenti.
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Il pacchetto di misure, che dovrà ora passare al vaglio del Consiglio comunale, prevede restrizioni sugli orari e sulle attività consentite nelle zone di piazza Bellini, vico Quercia, via Cisterna dell’Olio e vico II Cisterna dell’Olio, già al centro di provvedimenti del Tribunale per i disagi causati dalla vita notturna.
Secondo la proposta avanzata dagli assessori al Turismo (Teresa Armato), alla Salute (Vincenzo Santagada) e alla Polizia Municipale (Antonio De Iesu), dalle 22:00 alle 6:00 sarà vietata la vendita e la somministrazione di cibi e bevande (alcoliche e non) da asporto, mentre i locali potranno continuare a servire clienti solo al chiuso.
Dopo la mezzanotte, scatterà invece il divieto assoluto di utilizzare gli spazi esterni per qualsiasi attività, compresi i dehors. Inoltre, sarà proibita la diffusione di musica all’aperto da parte di bar, ristoranti, circoli privati e persino durante eventi pubblici o privati.
Le misure arrivano dopo un monitoraggio condotto dall’ARPAC la scorsa primavera, che ha evidenziato i problemi legati al rumore e all’assembramento notturno in queste zone. Per affrontare il problema strutturalmente, la Giunta propone anche un piano di risanamento acustico, da sviluppare in collaborazione con le università napoletane (Federico II, Parthenope, L’Orientale, Suor Orsola Benincasa e Vanvitelli), come previsto dalla legge quadro sull’inquinamento acustico.
Parallelamente, il Comune ha istituito la Consulta della Notte, un organismo composto da amministratori, rappresentanti delle categorie economiche e associazioni, con il compito di mediare tra residenti, gestori di locali e frequentatori della movida.
La Consulta avrà un ruolo consultivo e propositivo, senza potere decisionale, ma punta a diventare un tavolo permanente per trovare soluzioni condivise sul tema del divertimento notturno.
L’obiettivo dichiarato è ridurre i conflitti tra chi vive in queste aree e chi le anima di sera, senza però soffocare l’economia legata al turismo e alla vita sociale. Resta da vedere come reagiranno i gestori dei locali e se le nuove regole riusciranno a conciliare esigenze spesso inconciliabili: il diritto al sonno e quello al divertimento.
Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
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