In virtù di quanto deliberato dalla Corte costituzionale, il referendum finalizzato all’abolizione della controversa legge concernente l’autonomia differenziata non avrà luogo.
La corte ha evidenziato , tramite un comunicato, la poca chiarezza che a suo dire emerge dalla richiesta. Sappiamo che sentenza ed annesse motivazioni saranno esplicitate entro in 10 di febbraio.
Il Referendum era stato espressamente richiesto dalle opposizioni e va puntualizzato che le stesse forze governative non sostengono la legge con compattezza. Legge che era stata voluta dal leghista Calderoli (in qualità di ministro degli affari regionali) e che in breve ha modo di definire il modus in cui le singole regioni potranno indicare un percorso negoziabile per ambire ad un trasferimento di competenze dallo Stato Centrale alle regioni stesse. L
a Corte Costituzionale nello scorso novembre aveva posto l’accento sulla parziale illeggittimità della legge stessa . La Decisione della Corte Costituzionale, di stroncare sul nascere ogni velleità referendaria, andando contro quanto precedentemente deliberato dalla Corte di Cassazione, rappresenta un quid non propriamente usuale.
Luca De Crescenzo
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