Un workshop internazionale per confrontarsi sulle ricerche in corso nei siti del Parco archeologico di Pompei e fare rete tra le istituzioni e università straniere e italiane. Un appuntamento fisso che a Pompei si ripete per il quarto anno al fine di fornire aggiornamenti sulle campagne di scavo a un pubblico non di soli studiosi, ma anche a studenti e appassionati di archeologia.
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Martedì 16 luglio, presso l’Auditorium degli scavi di Pompei dalle ore 9,30 alle 18,00, sarà possibile accedere, anche per i visitatori del Parco interessati e gli invitati, al 4° workshop internazionale, *Pompei: scavi e ricerche in corso*, per seguire il ricco programma o alcuni degli interventi della giornata.
Numerose Università e istituti contribuiranno a presentare le loro campagne di studi in vari luoghi di Pompei. Tra questi, l’Università Federico II di Napoli, l’Austrian Archaeological Institute, la Tulane University, l’Austrian Academy of Sciences, l’IMT Lucca, l’Università di Pisa, l’Université Côte d’Azur di Nizza, l’University of Valencia, l’Università L’Orientale di Napoli, la Freie Universität di Berlino, l’University of Texas at Austin, l’Università degli Studi di Genova, l’Università degli Studi di Torino, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, l’Institutum Romanum Finlandiae, l’Università di Bologna e l’Università La Sapienza di Roma.
“Pompei è un grande living lab dello scavo, della ricerca e del restauro e abbiamo introdotto il workshop annuale, nel periodo in cui sono presenti molte missioni universitarie italiane e straniere nei nostri siti, per mettere in rete e valorizzare l’enorme patrimonio di conoscenze che cresce ogni giorno grazie ai progetti in corso,” ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco.
Questa iniziativa non sarà solo rivolta agli esperti del settore, ma sarà un’occasione per scambiarsi punti di vista e per aggiornarsi sulle novità della ricerca a Pompei. Un incontro aperto anche al pubblico, agli studenti e alle guide che permetterà di mostrare un aspetto eccezionale della ricerca in uno dei siti archeologici più importanti al mondo.
“Pompei, dall’inizio degli scavi nel 1748, è sempre stata un po’ la capitale dell’archeologia e noi abbiamo la responsabilità di renderla accessibile e trasparente per tutti,” ha concluso Zuchtriegel, evidenziando l’importanza di mantenere questo patrimonio mondiale aperto e democratico. Questo evento rappresenta un’occasione unica per chiunque sia interessato all’archeologia di vedere da vicino il lavoro dei ricercatori e comprendere meglio le meraviglie e i misteri che continuano a emergere dagli scavi di Pompei.
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