Assoluzione clamorosa per il boss Michele Zagaria
La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato l’ergastolo per il boss di camorra Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi, per il duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto De Falco, zio e nipote, avvenuto il 31 ottobre 2003 a Santa Maria Capua Vetere.
La pena è stata confermata anche per altri esponenti del clan: Pasquale Spierto, Enrico Martinelli e Giuseppe Caterino. Condanne inferiori per Claudio Giuseppe Virgilio e Francesco Cicciariello Schiavone (20 anni a testa), Bruno Lanza (12 anni) e Nicola Panaro (10 anni).
Riduzione della pena per i collaboratori di giustizia Antonio Iovine e Giuseppe Misso, condannati a 9 anni di reclusione (in primo grado ne avevano avuti 12 e 10).
Caterino e De Falco furono uccisi mentre erano in auto a Santa Maria Capua Vetere. I killer, a bordo di due auto e due moto, li crivellarono di colpi (almeno 50) di arma da fuoco. Il movente: punire Caterino per aver creato un gruppo autonomo che gestiva droga e racket nella zona, sottraendola al controllo di Cicciariello.
Oltre a Zagaria, condannati in via definitiva anche altri esponenti del clan ritenuti esecutori materiali o fiancheggiatori: Romeo Stabile Aversano, Vincenzo Conte, Mario Mauro, Vincenzo Schiavone detto “O petillo”, Massimo Vitolo, Antonio Monaco. Salvatore Laiso, collaboratore di giustizia, è stato assolto. Corrado De Luca, braccio destro di Iovine, è stato assolto.
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