Quando aveva 14 anni aveva già tentato di uccidere un ragazzino ma essendo in età non imputabile tornò a casa e riaffidato ai genitori.
Nel frattempo è cresciuto dal punto vi vista criminale ed è diventato un abile rapina Rolex: di quelli che adocchiano i ricchi turisti e gli sfilano i costosi orologi.
E ora che di anni ne ha ancora ed appena 16 si è macchiato di un omicidio che gli costerà almeno una trentina di anni di carcere. Tutto per una moto parcheggiata male nel centro di Napoli.
La sua mano si è armata con una pistola calibro 6,35 Browning e ha fatto fuoco tre volte contro il 24enne Giovanbattista Cutolo che era girato di spalle.
Ma nonostante una parte della città si indigna per quanto accaduto e per come ha detto Liliana Di Maggio, la mamma della giovane vittima (si sono scontrate le due Napoli), lui il giovane assassino è diventato una star dei social network dove amici e parenti lo osannano e gli mostrano la propria solidarietà: “Tutto passa. Ti sto accanto e già mi manchi.”
“A poche ore da una tragica morte, da un omicidio di un povero ragazzo, il suo assassino viene celebrato come un divo. Come al solito, zero parole per la vittima ed i suoi familiari. Questi soggetti non dovrebbero essere a piede libero.
Proviamo ribrezzo per tali situazioni che sono ormai una costante ed un marchio di fabbrica della mentalità criminale e sub-criminale che sta sotterrando la nostra terra sotto un mare di ingiustizia.
Gli assassini devono scontare il resto della loro vita in carcere e devono essere esclusi da ogni pensiero di solidarietà e sostegno che invece vanno alle vittime. Fortunatamente, per quanto si possa utilizzare tale parola in questo momento, la parte sana della città è con Giovambattista e i suoi cari. Noi con loro”, le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli.
“Sabato mattina alle 12 con il sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro e il comitato cittadino mugnanese guidato da Mario Mauriello andremo a Piazza Municipio nel luogo dove è stato ucciso Giovambattista.
Depositeremo un mazzo di fiori e manifesteremo per chiedere pene severe e un intervento radicale contro il numero impressionante di giovani criminali e assassini che infestano Napoli e provincia e che vengono osannati sui social. I cittadini sono stanchi”, ha concluso il deputato.
