

Lo stadio Olimpico di Roma
È già la partita dell'anno, un crocevia Scudetto che infiamma il campionato e accende, purtroppo, i riflettori anche sul fronte dell'ordine pubblico. Roma-Napoli di domenica sera non è solo uno scontro al vertice, ma una sfida che mette a dura prova il dispositivo di sicurezza della Capitale.
Nonostante il formale divieto di trasferta imposto ai residenti in Campania, l'allerta è massima. Le previsioni della Questura di Roma parlano chiaro: sono attesi circa 15.000 sostenitori partenopei, che hanno aggirato l'ordinanza acquistando i tagliandi nelle rivendite della Capitale o tramite canali non ufficiali.
Questi tifosi "fuori sede" saranno distribuiti tra l'ormai insufficiente settore ospiti, Curva Sud esclusa, e le tribune, insieme ai club organizzati provenienti da Lazio e altre regioni del Centro Italia. Una vera e propria marea azzurra che, unita al calore giallorosso, moltiplica il rischio di incidenti.
Per evitare che la tensione tra le due tifoserie storicamente rivali degeneri, l'intera area dell'Olimpico si trasformerà in una zona ad accesso controllato. La Questura ha annunciato di aver innalzato il livello di allarme al massimo grado, con un piano di sicurezza che verrà finalizzato nella giornata odierna.
A sorpresa, e in controtendenza rispetto al passato, alcune delle vie solitamente chiuse o militarizzate prima dei big match resteranno aperte. Lungotevere Maresciallo Diaz e Piazzale di Ponte Milvio, storici punti di ritrovo, saranno accessibili al transito per tentare di disinnescare la formazione di grandi assembramenti statici e ridurre l'impatto sulla circolazione urbana.
L'obiettivo è quello di fluidificare il flusso dei tifosi, indirizzandoli in modo ordinato verso i varchi, e di concentrare le forze dell'ordine nei punti più sensibili.
In attesa del fischio d'inizio, la parola d'ordine è massima vigilanza: Roma si prepara a una serata di grande calcio, sperando che lo spettacolo resti confinato al prato verde.