Il ministro Giuli: “Napoli, capitale della cittadinanza culturale mondiale”
Con queste parole, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha aperto il suo intervento alla Conferenza UNESCO Cultural Heritage in the 21st Century, ospitata nel capoluogo campano.
Un evento di portata internazionale che conferma il ruolo di Napoli come crocevia di culture e simbolo di dialogo globale, fortemente voluto dal governo italiano e dal vicepresidente Antonio Tajani, in continuità con l’ex ministro Gennaro Sangiuliano.
Durante il suo discorso, Giuli ha sottolineato la vocazione unica di Napoli, “luogo di incontro di molteplici culture” sin dalla sua fondazione, un approdo sicuro per popoli provenienti da Africa, Oriente e Mediterraneo.
“Questa città è un ponte naturale tra Europa e Africa, un luogo di unione, di congiunzione, di sguardi”, ha dichiarato il ministro, evidenziando l’eredità culturale poliedrica che rende Napoli un patrimonio inestimabile, dove testimonianze materiali e immateriali si fondono in una bellezza capace di “confondere” chi la ammira.
La scelta di Napoli come sede permanente di riflessione sul patrimonio culturale globale, in sinergia con UNESCO, non è casuale. “Le cose non accadono mai per caso e non in luoghi casuali”, ha proseguito Giuli, sottolineando come la città rappresenti il luogo ideale per discutere della valenza identitaria del patrimonio culturale, delle sue potenzialità come leva per lo sviluppo sostenibile, il lavoro e il progresso, ma anche delle sue fragilità.
In un’epoca segnata da conflitti, mutamenti climatici e rivoluzioni digitali, il ministro ha richiamato l’urgenza di un dialogo globale per affrontare le sfide legate alla tutela e alla trasmissione del patrimonio culturale alle future generazioni.
“Non dobbiamo rassegnarci al pessimismo”, ha aggiunto Giuli, invitando a trovare risposte condivise attraverso lo scambio di esperienze, competenze e saperi. Questo è lo “Spirito di Napoli”: una visione di dialogo, pace e cooperazione internazionale che pone la città al centro di un impegno globale per la salvaguardia della cultura.
La Conferenza UNESCO si configura così come un momento cruciale per rafforzare il ruolo di Napoli come capitale culturale, capace di ispirare governi e popoli nella costruzione di un futuro più inclusivo e sostenibile.
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