Nella foto Scavi di Pompei
Tra le rovine senza tempo di Pompei, dove ogni pietra conserva il racconto di civiltà perdute, prende vita il Festival Internazionale del Cinema di Pompei. Nella sua prima edizione, questa manifestazione fonde magistralmente cinema, arte contemporanea e patrimonio archeologico.
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Guidato da Direttore artistico Enrico Vanzina insieme all’instancabile impegno della presidente Annarita Borelli, il Festival ha già attirato l’attenzione per la sua capacità di esaltare Pompei come palcoscenico d’eccellenza: dalle proiezioni ai workshop, dalle sfilate di moda alle performance artistiche. Tuttavia, sarà la serata conclusiva di domenica 8 giugno, ospitata nel suggestivo Teatro Grande del Parco Archeologico, a segnare il vero culmine dell’evento, con la performance dal vivo dello scultore contemporaneo Domenico Sepe.
Il Teatro Grande di Pompei si trasformerà in un palcoscenico rituale, dove materia e gesto dialogheranno dal vivo. In apertura, Domenico Sepe, artista di fama nazionale e internazionale, proporrà una “scultura vivente” ispirata al celebre Fauno danzante, capolavoro classico di Pompei simbolo di energia, danza e rinascita.
Grazie all’ottima risonanza ottenuta sui social nelle settimane precedenti, l’hashtag #SculturaViventePompei è già trend tra gli appassionati di arte, turismo culturale e cinefili: un’assicurazione virtuale che l’evento sarà al centro dell’attenzione internazionale.
Non solo performance: Domenico Sepe ha firmato anche le opere-premio che verranno consegnate ai protagonisti del Festival. Due varianti, entrambe ricche di riferimenti simbolici, hanno catturato l’interesse dei collezionisti e dei critici d’arte:
Questi premi, espressione di una scultura contemporanea che dialoga con il contesto archeologico, costituiscono un ponte ideale tra passato e presente, enfatizzando la capacità del Festival Internazionale del Cinema di Pompei di unire mondi lontani nel segno della creatività.
La diretta della serata finale sarà affidata al noto attore e conduttore Sergio Assisi, che, con garbo e simpatia, guiderà il pubblico attraverso momenti di cinema, spettacolo e musica. Non mancheranno gli interventi di:
Sul palco saliranno due autentici pilastri del cinema e del doppiaggio italiano:
Durante la serata sfileranno volti noti del cinema, della televisione e della musica italiana, tra cui:
A impreziosire l’atmosfera, il gruppo vocale Soul Food Vocalist, con le sue armonie spiritual e gospel, accompagnerà i momenti clou della serata, trasformando il Teatro Grande in un luogo di fusione tra arti contemporanee e vibrazioni ancestrali.
Per rendere omaggio all’essenza stessa di Pompei, il Festival esporrà un’opera monumentale inedita di Sepe all’interno del Parco Archeologico, proprio a pochi metri dal Teatro Grande.
L’installazione resterà visibile fino al tramonto, invitando gli appassionati di architettura e i turisti a scattare fotografie e condividere l’esperienza sui social. L’hashtag ufficiale per chi vorrà partecipare alla conversazione digitale è #ArtePompei2025.
La conclusione del Festival Internazionale del Cinema di Pompei sarà un’esplosione di suggestioni: la scultura vivente, i premi scultorei, gli omaggi a Parenti e Ward, i monologhi e gli interventi musicali si intrecceranno in un percorso emozionale che coinvolgerà tutti i cinque sensi.
Per chi non potesse partecipare di persona, il Festival ha predisposto una diretta streaming sui canali ufficiali, accompagnata da una realtà aumentata che permetterà agli spettatori da remoto di “entrare” idealmente all’interno del Parco Archeologico e di ammirare l’opera monumentale di Sepe in 3D.
Chi seguirà l’evento online potrà interagire con un chatbot dedicato, ricevere informazioni sui film in concorso e partecipare a un sondaggio in tempo reale per votare la “Performance d’arte preferita”.
Il Festival Internazionale del Cinema di Pompei non è soltanto un evento artistico, ma un volano per turismo culturale e promozione integrata del territorio campano.
La serata del 8 giugno 2025 al Teatro Grande rappresenta l’essenza stessa di ciò che il Festival Internazionale del Cinema di Pompei intende trasmettere: un dialogo aperto tra il mito e la modernità, tra le rovine millenarie e la creatività contemporanea.
Alla fine della serata, mentre le luci del Teatro Grande si spegneranno e solo la luna sopra il Vesuvio illuminerà le pietre scolpite dal tempo, i visitatori porteranno con sé un’emozione viva: quella di aver partecipato a un evento capace di intrecciare cinema d’autore, arte visiva, musica e patrimonio culturale, elevando Pompei da semplice sito archeologico a crocevia internazionale di spettacolo e immaginazione.
Il Festival Internazionale del Cinema di Pompei si congeda con la promessa di tornare, l’anno prossimo, ancora più ampio, inclusivo e sorprendente: perché, in fondo, Pompei non è soltanto “città morta”, ma fucina perpetua di narrativa, arte e rinascita.
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L'idea del festival a Pompei è molto interessante e potrebbe attraere molti turisti, ma spero che l'organizzazione sia in grado di gestire un evento di tale portata. Le aspettative sono alte per la performance di Domenico Sepe.