Cronaca Napoli

Infrastrutture, Presutto (M5s): “Su appalto nuova Darsena di Levante Anac ha trovato criticita’ e violazioni” 

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“Con diverse interrogazioni ai ministri competenti ho chiesto l’intervento dell’Autorita’ nazionale anticorruzione (Anac), che ha subito risposto avviando i controlli sull’appalto del Porto di Napoliper la nuova darsena di levante e relative opere di collegamento, riscontrando ‘gravi e significative’ criticita’ che hanno incrementato i costi finali e i tempi di realizzazione, nonche’ la violazione dei principi di economicita’, efficacia, tempestivita’ e correttezza, dovute ad approssimazioni e carenze diffuse che hanno caratterizzato l’intero appalto (dall’avvio dei lavori al collaudo)”. Cosi’ in una nota il senatore Vincenzo Presutto del Movimento 5 stelle in seguito all’intervento dell’Anac. “Le mie denunce sul costo dei vari appalti fortemente aumentati sono state recepite – ha aggiunto – In piu’ riprese in questo anno di lavoro ho chiesto al ministro dei Trasporti, dell’Economia e dell’Ambiente di vigilare sulla gestione del Porto di Napoli, della Darsena di Levante e sul Molo Beverello a opera dell’Autorita’ di sistema portuale Mar Tirreno centrale”. “Troppe operazioni poco chiare hanno gettato ombre sull’operato di Pietro Spirito – ha proseguito – Spero che l’Autorita’ nazionale anticorruzione faccia chiarezza dopo avere rivelato diverse violazioni: della normativa riguardante gli obblighi e le funzioni del Responsabile del procedimento; della normativa riguardante gli obblighi e le funzioni del Direttore dei lavori; della normativa dettata in materia di accordo bonario, in quanto lo stesso e’ stato avviato in ritardo, senza una previa attenta valutazione e con modalita’ anomale che non rispondono ai criteri dettati dalla legge; di svariate norme del codice degli appalti, rispetto al quale spicca la mancanza persino di un qualsiasi tentativo di risolvere le numerose anomalie registrate nell’andamento dell’appalto”. “Infine – ha concluso Presutto – l’Anac ha sollecitato a intervenire l’Autorita’ portuale stessa, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Corte dei conti e la Procura della Repubblica”.

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