Dopo il blitz del 7 maggio scorso, che ha portato ad 11 arresti e al sequestro a Maddaloni di circa 130 slot machine che sarebbero state imposte dal clan camorristico Belforte a quasi la meta’ di bar e locali della citta’, la Guardia di Finanza ha denunciato altre quattro persone per il reato di trasferimento fraudolento di beni aggravato dalla finalita’ di agevolare il sodalizio mafioso. Le indagini fecero emergere il ruolo di un’intera famiglia che avrebbe gestito per conto del clan il business delle macchinette mangiasoldi. I militari hanno centrato l’attenzione sulle proprieta’ degli indagati, in particolare sui beni che secondo la Dda sarebbero state acquistate in parte con i proventi delle attivita’ illecite connesse all’utilizzo delle slot. I finanzieri, guidati dal capitano Davide Giangiorgi hanno cosi’ scovato due autovetture nuove di zecca e di valore, una Range Rover “Evoque” e una Daimler Smart. Due fratelli, in particolare, andavano in giro con le due auto super accessoriate per le strade di Maddaloni, un modo – secondo la Finanza – anche per mostrare e affermare sul territorio il loro “potere”.
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