Nonostante il servizio del programma FarWest andato in onda su Rai il 22 aprile 2024 risalga a qualche mese fa, il fenomeno delle targhe polacche continua a essere un problema attuale, soprattutto a Napoli. L’escamotage di immatricolare l’auto all’estero per risparmiare sulle costose polizze assicurative italiane sta sollevando non solo interrogativi sulla sua legalità, ma anche preoccupazioni per la sicurezza e la gestione dei sinistri.
Il caro polizze: una spinta verso il risparmio estremo
Il contesto in cui si sviluppa il fenomeno è quello di un aumento generale del costo della vita, con le assicurazioni RC auto in Italia che hanno registrato un incremento medio del 7,1% solo nell’ultimo anno. Per molte famiglie, soprattutto in aree economicamente più fragili come il Sud Italia, i costi delle polizze sono diventati proibitivi. Questo porta molti automobilisti a cercare alternative, anche non convenzionali, per risparmiare.
A Napoli, dove i premi assicurativi sono notoriamente tra i più alti del Paese, si è diffusa la pratica di registrare l’auto in Polonia. Grazie a normative più favorevoli e a costi assicurativi sensibilmente più bassi, questa soluzione appare a prima vista vantaggiosa. Ma cosa comporta realmente?
Targhe polacche: un escamotage tra legalità e rischi
Registrare un veicolo in Polonia è tecnicamente legale per i cittadini italiani, ma solo a determinate condizioni. Secondo le normative europee, un’auto deve essere immatricolata nel paese di residenza del proprietario, salvo casi particolari come il trasferimento temporaneo per lavoro. Tuttavia, molti automobilisti italiani si avvalgono di società che offrono servizi per registrare il veicolo in Polonia, simulando residenze o trasferimenti fittizi.
Questa pratica, però, nasconde rischi significativi:
- Rischi legali: In caso di controllo, se emerge che l’auto è stata immatricolata all’estero senza reale giustificazione, il proprietario rischia sanzioni pesanti, il sequestro del mezzo e l’obbligo di regolarizzarlo in Italia.
- Problemi assicurativi: Le polizze estere, spesso meno costose, possono rivelarsi inaffidabili. In caso di incidente, la difficoltà nel far valere i propri diritti e ottenere il risarcimento può trasformarsi in un calvario.
Sicurezza e conseguenze sociali
Oltre agli aspetti legali, il fenomeno delle targhe polacche solleva gravi questioni di sicurezza. A Napoli, le strade sono sempre più frequentate da veicoli con targhe straniere, spesso privi di una copertura assicurativa adeguata. Questo espone tutti gli automobilisti a maggiori rischi in caso di incidenti, aumentando l’incertezza sul risarcimento e la gestione dei danni.
Inoltre, il crescente utilizzo di questi stratagemmi mina la fiducia nei confronti del sistema assicurativo e crea un circolo vizioso: più evasori, premi assicurativi più alti per chi rispetta le regole.
Una soluzione al caro assicurazioni?
La questione di fondo rimane il caro polizze. Gli automobilisti italiani, in particolare al Sud, si sentono penalizzati da un sistema che percepiscono come ingiusto e vessatorio. Interventi mirati, come il potenziamento di strumenti per combattere le frodi assicurative e la revisione dei criteri di calcolo dei premi, potrebbero essere passi fondamentali per ridurre i costi senza spingere gli automobilisti verso soluzioni borderline.
Che fare allora ?
Il servizio di FarWest ha portato alla luce un fenomeno che, a distanza di mesi, non solo rimane attuale ma si sta consolidando come una pratica diffusa, soprattutto a Napoli. È fondamentale affrontare il problema con un duplice approccio: da un lato, offrendo soluzioni per ridurre il caro polizze e, dall’altro, intensificando i controlli per prevenire abusi. Solo così sarà possibile garantire maggiore sicurezza sulle strade e ristabilire un rapporto di fiducia tra gli automobilisti e il sistema assicurativo.
Articolo pubblicato il giorno 27 Novembre 2024 - 19:38