Santa Maria la Carità piange la giovane ingegnere trovata morta in casa a Livorno

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Sarà l’autopsia  a chiarire le cause della morte di Valeria Abagnale Di Martino ingegnere di 28 anni di Santa Maria la Carità, trovata senza vita nella sua casa di Livorno, dove viveva e lavorava.

L’allarme al 115 è stato lanciato dai colleghi della donna, preoccupati per il mancato arrivo della 28enne a lavoro. Sul posto, in via Montanari, nel quartiere di Colline, sono arrivati i Vigili del Fuoco. Quando i caschi rossi hanno aperto la porta dell’abitazione l’hanno trovando esamine. Vani i tentativi dei volontari della Svs di Ardenza e quelli della Misericordia di via Verdi, questi ultimi intervenuti con un’ambulanza e un medico del 118, purtroppo per la giovane non c’è stato niente da fare. Le indagini sono seguite dai carabinieri della Compagnia di Livorno, guidati dal capitano Ugo Chiosi , che come da prassi hanno avvisato il sostituto procuratore di turno.

Valeria Abagnale Di Martino era arrivata nella provincia toscana da Santa Maria la Carità. Dopo la laurea in ingegneria, era stata assunta all’ENI come tecnologo di processo. Il cordoglio del sindaco di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora: “Una terribile notizia ha colpito il nostro paese. La morte è sempre un mistero, ma quando essa colpisce una giovane ragazza d’oro, laureata e lavoratrice si perde ogni equilibrio. Per ora non ci resta che il silenzio e stringerci al dolore della famiglia. Riposa in pace dolce Valeria”.



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