Primo caso di febbre West Nile al Cardarelli
Napoli– Il virus West Nile arriva anche al Cardarelli di Napoli, il più grande ospedale del Mezzogiorno. Un paziente fragile, attualmente asintomatico, è risultato positivo durante uno screening mirato. A confermarlo è la stessa direzione strategica dell’ospedale, che in queste settimane ha intensificato le misure di prevenzione e sorveglianza sanitaria.
Il caso, isolato e sotto controllo, non ha generato complicazioni cliniche. Il paziente, ricoverato per una patologia preesistente, si trova in condizioni stabili, e tutto lascia supporre che abbia contratto il virus prima del ricovero, dato l’alto livello di sterilità osservato all’interno della struttura.
Tuttavia, l’allerta è massima. L’ospedale ha già avviato una campagna di disinfestazione bisettimanale sul parco interno di oltre 25 ettari e ha esteso lo screening a tutti i donatori di sangue, a prescindere dalla zona di provenienza. In casi selezionati, i test sono stati eseguiti anche su pazienti fragili.
“Questo approccio ci ha consentito di individuare tempestivamente un caso positivo, senza sintomi – spiegano dall’ospedale –. Continueremo con una sorveglianza sanitaria scrupolosa anche nelle prossime settimane”.
La scoperta del primo caso al Cardarelli contribuisce ad alimentare una psicosi crescente che da giorni si diffonde in Campania. I social sono pieni di segnalazioni di zanzare “strane”, mentre i pronto soccorso iniziano a registrare accessi di pazienti preoccupati per febbre, dolori e malesseri che spesso non hanno alcun legame con il virus.
Il West Nile virus, trasmesso dalla puntura delle zanzare, nella maggior parte dei casi non provoca sintomi o si manifesta con malesseri lievi. Solo in soggetti fragili può causare complicazioni neurologiche anche gravi, ma si tratta di eventi rari.
Nonostante questo, il tema della sicurezza sanitaria è tornato al centro del dibattito regionale. L’assessorato alla sanità campano ha confermato di seguire con attenzione l’evoluzione della situazione, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute. Intanto, numerosi comuni stanno predisponendo interventi straordinari di disinfestazione, mentre le farmacie segnalano un aumento della vendita di repellenti e zanzariere.
L’estate campana si sta trasformando in una stagione segnata da emergenze multiple: incendi devastanti, ondate di calore, crisi idrica e ora anche il timore di un nuovo focolaio virale. Il rischio, secondo gli esperti, non è tanto sanitario quanto comunicativo: a preoccupare è la disinformazione e il panico, che possono portare a reazioni sproporzionate.
“Serve informazione scientifica chiara e interventi preventivi mirati – spiegano fonti sanitarie regionali –. Il virus va monitorato, non demonizzato”.
Nel frattempo, i cittadini chiedono più controlli, più trasparenza e soprattutto più sicurezza. Perché la paura, se non gestita, può diventare il primo vero contagio dell’estate.
Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca”
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