Funivia del Faito, tragedia per mancata manutenzione
Napoli – Si aggrava il quadro investigativo sulla tragedia alla funivia del Monte Faito. Sono quattro, al momento, le persone ufficialmente iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.
L’indagine, avviata dopo la tragedia del giovedì santo sull’impianto di risalita che collega Castellammare di Stabia alla vetta del Monte Faito, e che ha causato las morte di 4 persone oltre ad un ferito grave, mira ad accertare eventuali responsabilità legate alla sicurezza e alla manutenzione della struttura.
Gli indagati sono dirigenti tecnici e responsabili della gestione e manutenzione dell’impianto. La Procura vuole fare luce sulle condizioni dell’impianto e su eventuali negligenze nei controlli e nei collaudi.
Gli indagati sono Marco Imparato (responsabile esercizio e manutenzione della funivia) Pasquale Sposito (direttore operativo), Giancarlo Gattuso (dirigente infrastrutture) e Pasquale di Pace (capo impianto). I reati contestati al momento in concorso sono di disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
L'inchiesta è coordinata dai sostituti Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, del pool della Procura di Torre Annunziata con il procuratore Nunzio Fragliasso e l'aggiunto Giovanni Cilenti. Le indagini sono delegate alla Polizia di Stato.
A perdere la vita lo scorso 17 aprile sono stati Janan Suliman, ragazza israelo-palestinese di 25 anni; Elaine Margaret Winn, 58enne britannica, con suo marito Derek Winn, 65 anni; e il macchinista dell'Eav di 59 anni Carmine Parlato. In ospedale, ancora molto grave, c'è Thabet Suliman, 23 anni, fratello di Janan.
Nei prossimi giorni sono attese nuove audizioni e perizie tecniche
, che dovranno chiarire le cause precise del guasto e valutare se ci siano state violazioni delle norme di sicurezza. La funivia, nel frattempo, è stata posta sotto sequestro preventivo.L'incidente ha riacceso i riflettori sulle condizioni delle infrastrutture turistiche in zona e sulla necessità di controlli rigorosi e continui.
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E' molto triste che sono morti cosi tante persone in un incidente come questo. La sicurezza delle infrastrutture deve essere sempre al primo posto. Speriamo che le indagini chiariranno tutto e che i responsabili saranno puniti.