M5S, Fico. “Nessuna competizione con Di Maio in Campania, è stupidaggine”

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Con Di Maio in Campania “non c’è nessuna competizione, non c’era neanche prima perché siamo in collegi diversi. È una stupidaggine”. Così il presidente della Camera Roberto Fico a margine della riunione dei vertici del M5S.

”Siamo assolutamente tranquilli, al lavoro, il Movimento è la mia, la nostra casa. E’ la casa di tanti cittadini che l’hanno votato”, afferma il presidente della Camera Roberto Fico parlando con i giornalisti. Per quanto riguarda ”la mia regione, la Campania, già la settimana prossima faremo una riunione con tutti gli eletti per focalizzarci su tanti argomenti” per risolvere i problemi dei cittadini. Nella Campania, terra natia di Luigi Di Maio, la clamorosa scissione consumatasi ieri nel Movimento 5 Stelle produrrà nel brevissimo tempo i suoi effetti.

A livello regionale la notizia oramai certa è che Valeria Ciarambino, capogruppo M5s, vicepresidente del Consiglio regionale e due volte candidata alla presidenza della Regione, lascerà i 5 Stelle per aderire a ‘Insieme per il Futuro’ il nuovo soggetto politico fondato dal ministro degli Esteri.



    A quanto si apprende, la leader pentastellata in Consiglio regionale, che ambisce a un ruolo di peso nel nascente partito, si sarebbe già recata a Roma per discutere con il suo concittadino Di Maio (entrambi sono di Pomigliano d’Arco), confermargli la sua scelta e chiedere rassicurazioni sul futuro. Sono sei, in totale, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Campania, gruppo che ha già dovuto fare i conti con l’addio della settima eletta, la napoletana Maria Muscarà delusa dalla svolta ‘draghiana’ dell’M5s. Dovrebbe seguire la capogruppo anche il consigliere casertano Salvatore Aversano che sabato scorso ha promosso un incontro ad Aversa proprio con il titolare della Farnesina.

    Non hanno ancora sciolto i loro dubbi, invece, Gennaro Saiello e Luigi Cirillo, entrambi al secondo mandato. Gli altri due consiglieri, l’irpino Vincenzo Ciampi, ex sindaco di Avellino, al suo primo mandato in Consiglio regionale, e il salernitano Michele Cammarano, che siede per la seconda volta nell’aula del Consiglio, dovrebbero restare fedeli a Giuseppe Conte e al Movimento 5 Stelle. Ad ogni modo, alla nascente compagine regionale di “Insieme per il Futuro” servirebbero almeno tre consiglieri per la formazione di un gruppo.

    I portavoce campani dell’M5s, nonostante l’abitudine ad abusare dei social network, non si sono espressi sulla scissione, ulteriore segno delle riflessioni che sono in corso. L’unica a commentare l’addio di Di Maio è stata proprio l’ex pentastellata Muscarà in un post scritto con lo stile di Beppe Grillo: “Sembravano stelle.. ma è solo un razzo disintegrato”, la frase che accompagna una foto del titolare della Farnesina e dell’ex presidente del Consiglio contrapposta all’immagine dell’ingresso in atmosfera di un razzo cinese in disintegrazione.

    Da chiarire anche gli effetti che l’ormai certa scissione campana del gruppo provocherà sulla composizione della maggioranza. Oggi il governatore dem Vincenzo De Luca, interpellato dai cronisti, ha detto che Luigi Di Maio potrebbe essere un interlocutore per la costruzione di un grande partito di area riformista e non si può escludere che un primo laboratorio di dialogo possa essere proprio la Campania.

    La scissione, comunque, sarà ufficializzata nel giro di qualche giorno, in attesa di un ‘via libera’ da Roma. Rottura in vista anche nel Consiglio comunale di Napoli, dove siedono sei esponenti M5s. Tre resteranno nel Movimento 5 Stelle (il capogruppo Ciro Borriello, Salvatore Flocco e Claudio Cecere) e tre seguiranno Di Maio (Gennaro Demetrio Paipais, Fiorella Saggese e Flavia Sorrentino). In mattinata, intanto, con la nascita del gruppo “Insieme per il Futuro” alla Camera la scissione dei portavoce campani si è già concretizzata.

    Ben 14 deputati eletti in regione (Cosimo Adelizzi, Alessandro Amitrano, Andrea Caso, Margherita Del Sesto, Gianfranco Di Sarno, Iolanda Di Stasio, Conny Giordano, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Luigi Iovino, Pasquale Maglione, Generoso Maraia, Maria Pallini, Vincenzo Spadafora) hanno detto addio al Movimento per seguire il ministro degli Esteri. A questi quattordici deputati dovrebbero aggiungersi tre senatori: Vincenzo Presutto e Sergio Vaccaro e Raffaele Mautone, per un totale di 17 parlamentari. È tra di loro che, con ogni probabilità, Di Maio individuerà dei referenti locali di Ipf per avviare già da subito un lavoro di radicamento sul territorio.



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