Caserta, vendevano false assicurazioni online: 3 indagati

SULLO STESSO ARGOMENTO

Caserta, vendevano false assicurazioni online: 3 indagati

Attiravano i clienti con siti web farlocchi offrendo loro polizze assicurative, rivelatesi poi false, a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Dopo il pagamento dell’importo, eseguito verso carte prepagate o ricaricabili, inviavano ai clienti la documentazione falsa, che spesso riportava perfettamente, ma illecitamente, i loghi e il format di note compagnie assicurative italiane.

Per questo motivo tre uomini, residenti in provincia di Caserta, rispettivamente di 60, 39 e 25 anni, dovranno rispondere del reato di truffa in concorso.



    A smantellare la vasta rete di vendita di false polizze in tutta Italia è stata un’indagine avviata dalla Polizia locale di Trieste e coordinata dalla locale Procura, dopo la denuncia presentata da alcuni automobilisti raggirati.

    Attraverso l’acquisizione di informazioni bancarie, gli investigatori sono riusciti a risalire ai tre: le diverse operazioni di trasferimento di denaro da loro effettuate hanno messo in luce l’utilizzo di una più vasta rete di mezzi creditizi dell’ordine di più di 25 carte prepagate, con un volume di euro transati pari a oltre 50.000, per il periodo monitorato di circa 4 mesi.



    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui


    LEGGI ANCHE

    Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

    Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

    Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

    Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE