Detenuto di Aversa morto a Salerno: la Procura ha aperto un’indagine

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E’ stata aperta un’indagine da parte della magistratura sulla morte del detenuto avvenuta oggi nell’ospedale di Salerno. Lo rende noto il garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello.

“Sono grato alla magistratura, che subito ha inviato il pm per verificare come sono andate le cose”, dice Ciambriello che aggiunge: “sicuramente l’autopsia chiarira’ le cause della morte del giovane. Sono grato anche alla direttrice del carcere per avere subito messo a disposizione del magistrato le immagini delle telecamere.

Il riscontro delle dichiarazioni degli altri detenuti della stessa sezione, le immagini e l’autopsia sicuramente chiariranno come e perche’ e’ morto Vittorio”. La direzione dell’istituto penitenziario salernitani di Fuorni, fa ancora sapere il garante dei detenuti, “ha prontamente informato i familiari del detenuto e il suo avvocato”.



    Secondo le informazioni acquisite dal garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambiello, Vittorio (questo il nome di battesimo del detenuto deceduto) era nato il 4 novembre 1986, ad Aversa, in provincia di Caserta. “Oggi, – racconta – mi e’ stato riferito dal carcere, ha avuto una colluttazione con un paio di agenti che erano entrati nella sua cella per prelevare del materiale di un suo compagno che aveva scelto un’altra collocazione.

    Il detenuto ha avuto un atteggiamento ostile e violento nei loro confronti. Durante la colluttazione si e’ sentito male. Mi risulta, poi, da altre informazioni, e’ intervenuta l’infermeria del carcere con un defibrillatore ma per la gravita’ delle condizioni riscontrate hanno chiesto l’intervento del 118”.

    “Vittorio, che sarebbe uscito nell’ottobre 2022, – dice ancora il garante dei detenuti della Campania – e’ stato ricoverato un paio di volte nell’articolazione psichiatrica del carcere di Fuorni ma poi e’ stato dimesso e l’episodio odierno e’ avvenuto in una sezione ordinaria, la sesta, in una cella che condivideva con un altro detenuto”.

    “Il tema dei detenuti malati psichici – commenta Ciambriello – sollevato da diverse associazioni di polizia penitenziaria e’ giusto: ci sono tantissimi detenuti con sofferenza psichica nelle carceri campane. Ci sono posti liberi nell’articolazione psichiatrica di Sant’Angelo dei Lombardi, nell’Avellinese, ma inutilizzati.

    C’e’ poca assistenza psichiatrica (tecnici della riabilitazione e psicologi), non ci sono posti liberi nelle due residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) della Campania di San Nicola Baronia e Calvi Risorta, rispettivamente nelle province di Avellino e Caserta”. “Bene ha fatto il Consiglio regionale della Campania – ha concluso Samuele Ciambriello – ad approvare, lo scorso 3 di maggio, una mozione con la quale invita la Giunta regionale a istituire un’altra Rems in Campania con 20 posti”.


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