Deserto bando emergenza Asl Napoli. Dg, intervento straordinario

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Deserto bando emergenza Asl Napoli. Dg, intervento straordinario. Senza assunzioni, niente pronto soccorso al San Giovanni Bosco

E’ scaduto oggi alle ore 12 il bando di assunzione dell’Asl Napoli 1 per medici di emergenza-urgenza, che ha ricevuto una sola domanda di ammissione, che deve ora essere esaminata.

Lo rende noto il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, in giorni che restano difficili nei pronto soccorsi di Napoli e che proseguono senza che si riesca ad assumere nuovo personale.



    “Nell’ambito delle proprie competenze – spiega Verdoliva – credo che ogni direttore generale debba fare di tutto, esperire ogni tentativo, per riuscire a migliorare l’azienda che gli è stata affidata.

    Detto ciò, nonostante gli sforzi anche straordinari, a volte la realtà si impone. Sarebbe un errore altrettanto grave non vedere la mancanza di disponibilità di alcune professionalità, in particolare quelle relative all’area dell’emergenza-urgenza, che per questa ragione sono in grande affanno.

    Devo constatare con amarezza che anche il bando per il reclutamento di specialisti ambulatoriali da assegnare al pronto soccorso del San Giovanni Bosco, pubblicato la scorsa settimana e scaduto oggi alle ore 12:00, e’ andato deserto. O meglio, abbiamo ricevuto una sola domanda della quale verificheremo la sussistenza dei requisiti”.

    L’obiettivo dell’Asl Napoli 1 era di aprire al piu’ presto il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco, cosa al momento non possibile: “Allo stato delle cose – conferma Verdoliva – nonostante gli sforzi messi in campo, non solo negli ultimi mesi, è impossibile aprire il pronto soccorso del Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco, ma continueremo a riservare i posti letto a servizio dell’area di emergenza-urgenza degli ospedali della città di Napoli con particolare attenzione al Cardarelli.

    Il pronto soccorso è chiaramente un’area estremamente delicata di ogni sistema sanitario e se, come in questo caso, le difficoltà gestionali sono conseguenza di una carenza straordinaria di professionalità specifiche, credo sia giusto rispondere con interventi straordinari. Altrimenti i procedimenti di reclutamento andranno ancora deserti per lungo tempo e si rischia di cadere in un giro dal quale difficilmente si potrà uscire nel breve termine.”



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