Cardarelli, anche oggi folla al Pronto soccorso

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Napoli. Ieri mattina sono stati 180 i pazienti entrati nel reparto di pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli. e anche oggi la giornata si preannuncia caotica.

Prosegue quindi il fortissimo affollamento che in questi giorni sta provocando anche la protesta ufficiale dei medici: l’altro giorno in 25 su 43 hanno presentato un ‘preavviso’ di dimissioni per richiamare l’attenzione sulle condizioni di lavoro e sulla difficolta’ nell’assistere tempestivamente i pazienti, spesso costretti a rimanere a lungo sulle barelle in attesa di essere presi in carico.

Nelle ultime 24 ore,  sono stati oltre 200 gli accessi al pronto soccorso, pazienti di cui il 40% circa viene poi ricoverato in un reparto dell’ospedale. C’e’ anche la forte occupazione del reparto vicino di osservazione, programmato per 32 pazienti e che ora ha una occupazione di circa 100 malati.



    Una delle forti difficolta’ del pronto soccorso, oltre allo spazio invaso dalle barelle per l’alto numero di accessi, e’ anche la quantita’ di medici a disposizione: sono otto nella mattina, sette nel pomeriggio, e sei di notte, con ogni turno rafforzato dalla presenza di tre specializzandi. Oltre ai 43 medici il pronto soccorso ha in totale 160 infermieri e 60 operatori sociosanitari.

    De Luca: “Il problema Cardarelli non si risolve aprendo altri pronto soccorso”

     “Il problema non è il pronto soccorso del Policlinico, che non si apre domani mattina, il problema è aprire il pronto soccorso semmai al Monaldi, dove abbiamo 9 sale operatorie e dove si potrebbe aprire più rapidamente. Ovviamente il problema è strutturale, non è che lo risolviamo pensando di aprire qui e lì pronto soccorso”.

    Lo ha affermato ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, rispondendo ad una domanda rispetto alle difficoltà del pronto soccorso del Cardarelli.

    “Il problema è realizzare la medicina territoriale, il problema è evitare che vadano tutti al pronto soccorso del Cardarelli – ha spiegato – perché a volte abbiamo posti liberi anche in altri pronto soccorso e i cittadini non ci vanno perché c’è questa abitudine di andare quasi per forza d’inerzia al Cardarelli

    . Bisogna modificare alcuni comportamenti, bisogna ovviamente arricchire anche il personale, perché abbiamo un problema drammatico di carenza di personale in tutti i pronto soccorso, in tutta Italia. Perché medici dell’emergenza ormai non si trovano. A volte facciamo i concorsi, vincono il concorso per un pronto soccorso e dopo due giorni se ne scappano.

    Quindi credo che ci sia un problema nazionale, cioè creare cioè condizioni anche retributive tali da incentivare i medici che lavorano nel pronto soccorso. È un problema che risolveremo, un po’ di pazienza, ma non ci sono emergenze particolari” .

    Cardarelli, Castiello: “Caos per le dimissioni dei medici ma De Luca tace”

     “Come gia’ annunciato, la Lega si attivera’ in ogni sede competente per venire a capo delle motivazioni che hanno spinto i medici del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli alle pre-dimissioni di massa. Di fronte a una decisione cosi’ clamorosa, permane il silenzio assordante del governatore De Luca.

    Sulla sanita’ campana ridotta a colabrodo, al centro di sperperi e a crocevia delle piu’ sordide clientele, andremo fino in fondo per accertare colpe e responsabilità”. Lo dichiara la deputata campana della Lega Pina Castiello, membro dell’esecutivo nazionale del partito e gia’ sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    Cardarelli, Ricci (Cgil): “Dai medici un gesto estremo”

    “Quello che sta avvenendo in questi giorni al Cardarelli ci dice che la pandemia non ha insegnato nulla sulla gestione dell’emergenza-urgenza a Napoli e in Campania. Ci troviamo di fronte ad una disorganizzazione totale eppure sappiamo che, mediamente, si registrano almeno 200 accessi al giorno al Cardarelli, la maggior parte dei quali non sono codici bianchi.

    C’era un accordo con la direzione sanitaria regionale affinche’ i policlinici universitari perdessero la loro vocazione prettamente universitaria facendoli entrare nella rete dell’emergenza. Cosi’, ad oggi non e’ stato, ed il risultato e’ questo”.

    Cosi’ il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha commentato la decisione di 25 medici del Cardarelli di rassegnare le dimissioni dai propri incarichi.

    “Ai medici che hanno inviato le lettere di dimissioni – ha detto Ricci – va tutta la nostra vicinanza e solidarieta’, con la speranza che questa mossa disperata possa portare la direzione generale del Cardarelli e la Regione a prendere i necessari provvedimenti.

    Serve una programmazione seria dell’emergenza ed urgenza, e’ stato fatto un errore gestire questa situazione con poco personale, con questa mancata organizzazione senza investire sulla medicina territoriale. La Regione Campania ha presentato il suo piano regionale prevedendo 100 nuove case di comunita’ ed un investimento importante su 33 strutture sanitarie ma senza prevedere l’immissione di nuovo personale medico ed infermieristico.

    Il sistema – ha concluso il segretario generale Cgil Napoli – e’ scoppiato perche’ da Napoli e da tutte le province si riversano tutti negli ospedali”. 

    Interrogazione di Salvini sul caos all’ospedale Cardarelli di Napoli

    Il leader della Lega Matteo Salvini presentera’ un’interrogazione urgente sul sovraffollamento del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli, con 25 medici che hanno minacciato le dimissioni e pazienti costretti a ore di attesa. La Lega – riferiscono dal Carroccio – intende chiedere al ministro della Salute un’attenta verifica dell’accaduto.

    Cardarelli, Borrelli (Europa Verde): “Sì a nuovi Pronto Soccorso”

    “Senza nuovi pronto soccorso la citta’ di Napoli e la sua provincia saranno sempre sotto stress. In particolare il Cardarelli si trovera’ sempre in situazioni estreme perche’ e’ il piu’ grande ospedale del Mezzogiorno dove si reca chiunque non avendo alternative valide.

    Ho chiesto quindi al Presidente della commissione Sanita’ di convocare un’audizione per fare il punto sui pronto soccorso”. Cosi’ il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli membro della commissione Sanita’.

    “Quelli chiusi – sottolinea il consigliere verde – quelli che dovevano essere aperti da tempo come quello del Policlinico della Federico II e della Vanvitelli, e che per pastoie burocratiche baronali sono rimasti al palo e quelli che si potrebbero riaprire in tempi brevi.

    Non e’ accettabile l’immobilismo davanti a questa situazione – conclude – e non possiamo permettere che il personale medico, gia’ sottodimensionato, si dimetta dal pronto soccorso” .

     

    Giuseppe Longo, Dg del Cardarelli: “Lavoriamo per rafforzare il personale del Pronto Soccorso”

    L’Azienda ospedaliera Cardarelli “ha cercato sempre, in tutti i modi, non solo di trovare soluzioni per ridurre quanto più è possibile il congestionamento dei pazienti in pronto soccorso, ma anche di rinforzare il personale all’interno del pronto soccorso”.

    Lo ha detto il direttore Giuseppe Longo, in merito ai “forti momenti di criticità” registrati dal pronto soccorso dell’ospedale napoletano“legati – spiega – a un iper afflusso e congestionamento delle aree di pronto soccorso”.

    Il preavviso di dimissioni presentato ieri da 25 medici del pronto soccorso, sottolinea Longo, “è in realtà un vero e proprio grido d’allarme, dal mio punto di vista corretto, legato alla grossa tensione, al grosso lavoro e quindi al disagio che i lavoratori in questo momento logicamente riscontrano all’interno del pronto soccorso”.

    Sugli sforzi del Cardarelli per rinforzare il personale medico del pronto soccorso, Longo ricorda che “l’Azienda ha realizzato 10 bandi, tra avvisi e concorsi, finalizzati a reclutare del personale. Molti di questi vanno deserti, come purtroppo avviene in tutta Italia.

    I pronto soccorsi sono dei luoghi dove gli operatori fuggono, è anche un allarme lanciato dalla società italiana di medicina d’urgenza. Lunedì termina la selezione di un ultimo bando che ha emanato questa direzione.

    Nella speranza che questo bando possa portare più risorse all’azienda, è chiaro che cercheremo di dare un maggiore aiuto al pronto soccorso, fermo restando che l’azienda utilizza tutto il suo personale medico, anche di altre unità operative, come rinforzo per le unità mediche all’interno del pronto soccorso”.

    Patriarca (FI): “Da mesi i medici del Cardarelli senza straordinario”

    “Esiste non solo un problema di super lavoro a carico dei medici del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, alle prese con centinaia di accessi al giorno, ma esiste ed e’ sottovalutata anche una criticita’ legata al riconoscimento economico del loro servizio”.

    Lo ha detto Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania, annunciando una interrogazione consiliare sulla questione.

    “Ai medici da mesi non vengono – ha continuato – pagate le ore extra in regime di autoconvenzione. Non viene cioe’ remunerato, com’e’ giusto che sia, lo sforzo, in termini di tempo e di impegno, per fronteggiare una situazione di eccezionale gravita’.

    Acuitasi, peraltro, per la decisione di chiudere gli altri pronto soccorso del centro della citta’, facendo cosi’ gravare principalmente sulla struttura del Cardarelli le emergenze sanitarie del capoluogo e anche di parte della provincia”.

    “Un alleggerimento potrebbe arrivare con l’apertura del pronto soccorso del Policlinico, gia’ annunciata dalla Regione Campania ma ad oggi ancora disattesa. C’e’ poi un tema generale legato alla carenza di personale nei pronto soccorso, le strutture che rappresentano la prima porta d’accesso al trattamento sanitario.

    Carenza che si manifestera’ in maniera ancor piu’ evidente nei prossimi mesi quando non sara’ possibile assicurare un turn over adeguato tra uscenti ed entranti”.

    Infine ha concluso: “Per questo, potrebbe essere risolutiva la previsione di una indennita’ di funzione aggiuntiva, per i medici dei pronto soccorso, al fine di poterli ristorare dell’enorme carico di lavoro da sopportare e delle difficolta’ oggettive legate all’attività”. 



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