Ucraina, il foreign fighter italiano è vivo: la Procura di Milano apre un indagine

SULLO STESSO ARGOMENTO

Il foreign fighter Ivan Luca Vavassori, il figlio adottivo 29enne di Pietro, titolare dell’azienda della logistica Italsempione ed ex patron della pro Patria di Busto Arsizio, e di Alessandra Sgarella, l’imprenditrice rapita dalla ‘Ndrangheta negli anni novanta, “è vivo ed è in ospedale”.

A confermarlo al Tg1 è il padre del giovane, partito un mese fa per l’Ucraina per combattere con le brigate internazionali al fianco dell’esercito di Kyiv. Ieri, dopo una serie di messaggi sui social, si era diffuso il timore che il 29enne fosse stato ucciso a Mariupol.

In serata, sempre sui social, era stata data invece la notizia che Ivan Luca è vivo, anche se ferito. La procura di Milano intanto ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla vicenda dell’ex calciatore di 29 anni che ha scelto di combattere in Ucraina tra le fila delle brigate internazionali.



    L’indagine – viene precisato – e’ al momento senza ipotesi di reato ne’ indagati ed e’ stata delegata alla Digos dalla sezione distrettuale antiterrorismo, coordinata dal pm Alberto Nobili.

    Le verifiche – da quanto appreso – sono a tutto campo e puntano ad accertare eventuali ipotesi di reato come quelle previste dagli articoli 244 (Atti ostili verso uno Stato estero, che espongono lo Stato italiano al pericolo di guerra) o 288 (Arruolamenti o armamenti non autorizzati a servizio di uno Stato estero) o gli articoli 3 e 4 della legge 210 del 1995.



    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui


    LEGGI ANCHE

    Castellammare choc: in rete tutte le immagini dell’omicidio di Alfonso Fontana

    Era arrivato con qualcuno a Torre Annunziata la sera in cui fu ucciso Alfonso Fontana, il rampollo della nota famiglia di camorra dei "Fasano" di Castellammare di Stabia. Per il suo omicidio è in carcere da un mese uno dei boss del quartiere Moscarella, Catello Martino detto "puparuolo". La novità investigativa per i soli media la si evince da un video , che stava circolando in rete da due giorni e che è stato diffuso...

    Omicidio Maimone, colpo di scena al processo: testimone incriminato in udienza

    Durante il processo sull'omicidio dell'aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone a Napoli, un testimone chiave è stato incriminato per falsa testimonianza durante l'udienza. Il titolare di uno degli chalet vicini al luogo della tragedia ha fornito dichiarazioni contraddittorie e omissive, portando alla sospensione dell'udienza. Il presunto assassino, Francesco Pio Valda, è stato descritto come un soggetto sconosciuto precedentemente alla lite che è scaturita da un litigio riguardante un paio di sneakers firmate. Il comportamento del testimone, Giovanni...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE