Procida 2022: l’artista Frank Bölter guida ‘La Flotta di Carta’

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Una flotta di 2022 barche di carta, origami realizzati dagli studenti dell’isola di Procida e dei Campi Flegrei, attraverserà simbolicamente il golfo di Napoli in una performance volta a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione.

A guidarla, l’artista tedesco Frank Bölter, che navigherà a sua volta su una grande barca artigianale di carta (lunga circa nove metri per due e mezzo di larghezza e altrettanti d’altezza), costruita insieme a bambini, cittadini residenti e cittadini temporanei in un workshop open air alla spiaggia della Lingua, lanciando un messaggio dal valore universale: i problemi del mondo possono essere risolti con la forza della comunità.

Venerdì 29 aprile, a partire dalle 10.30, Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 propone “La Flotta di Carta”, un appuntamento di co-creazione collettiva aperto a tutti, con un tentativo di navigazione simbolico e performativo alle 12.00.



    Classe 1969, Bölter ha iniziato a costruire grandi barche di carta per caso: “Un foglio cadde sul pavimento e mi balenò l’idea di ricavarvi una barchetta, piegandolo, come facevamo nella nostra infanzia. – racconta – Nei giorni successivi ho iniziato a coltivare l’idea di fare barche sempre più grandi, chiedendo però la collaborazione di grandi e piccini.

    E quando nella mia Colonia ho chiesto ai passanti di aiutarmi ad attraversare il fiume Reno su una barca di carta è successo qualcosa di incredibile: dopo l’iniziale disorientamento, le persone sono diventate parte di una missione apparentemente impossibile che è diventata possibile. E la barca non affondò”.

    Da allora l’attore è protagonista di performance insolite, dall’alto valore simbolico, che chiama “To the World’s End”: “L’idea che con me ci siano i bambini è fondamentale: loro sono il futuro, devono cambiare il mondo il meglio. – dice – E lo si deve fare insieme, senza confini o barriere tra i paesi, né mentali né fisici”.

    Si tratta di un processo di creazione collettiva che mira a generare una metafora su temi universali quali l’unione tra i popoli e l’accoglienza delle diversità, con una particolare attenzione ai tanti attraversamenti dolorosi che quotidianamente si consumano nel Mediterraneo. – spiega il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano.

    “Bölter cercherà di attraversare il canale di Procida con questa fragile imbarcazione consapevole del fatto che mai riuscirà a raggiungere l’altra sponda, riportando al centro della riflessione della comunità i tanti viaggi che non hanno la certezza di approdo sicuro”.

    Mentre Bölter tenterà di raggiungere la terraferma dall’isola a bordo della sua barca di carta, migliaia di bambini – coinvolti in queste settimane in laboratori creativi curati da “I Teatrini – Centro Campano Teatro di Animazione”, affideranno al mare le loro barchette, realizzate in materiali ecosostenibili a margine di un percorso di lettura e di scrittura creativa sui temi dell’inclusione, dell’accoglienza e della cooperazione, in linea con il claim “La cultura non isola” con cui Procida si è confermata Capitale della Cultura 2022.

    Le barchette saranno poi recuperate con l’ausilio di volontari e di una rappresentanza delle associazioni ambientaliste del territorio. Insieme con gli studenti dell’istituto comprensivo Capraro di Procida, impegnati alla spiaggia della Lingua, sono coinvolti gli studenti di Pozzuoli (spiaggetta del porto di fronte al Macellum, spiaggia della Monachelle, spiaggia di Lucrino), di Monte di Procida (spiaggia di Acquamorta e Torregaveta) e di Bacoli (spiaggia di Miseno, spiaggia di Baia), dando vita a un unico evento in simultanea.

    Insieme all’istituto comprensivo Capraro di Procida, i laboratori hanno coinvolto l’IC Pergolesi di Pozzuoli, il Circolo Didattico Monte di Procida, l’IC Plinio Il Vecchio – Gramsci di Bacoli, l’IC Vespucci di Monte di Procida, il I Circolo Didattico G. Marconi di Pozzuoli.

    La Flotta di Carta” richiama l’iniziativa “European Solidarity – Save lifes, change Dublin!” lanciata da una rete di Ong, organizzazioni europee e personalità attive sui temi dei diritti civili, dell’accoglienza e dell’integrazione, per chiedere ai governi Ue di abbandonare gli egoismi nazionali, modificare il regolamento di Dublino e dare finalmente sostanza al principio di solidarietà su cui è fondata l’Unione Europea.



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