Come è fatta una sigaretta elettronica

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Per conoscere la reale composizione di una sigaretta elettronica è utile sapere che, al di là dell’involucro principale, ci sono altri componenti che ne garantiscono il funzionamento: il bocchino e la batteria, ma anche la cartuccia, che può essere riempita con la nicotina o con altre sostanze, e infine il filamento riscaldatore, che viene chiamato da tutti atomizzatori. Le sigarette elettroniche possono avere formati differenti: le più comuni ricordano una sigaretta, appunto, o una penna a sfera, ma ce ne sono altre a forma di pipa o di sigaro. Non mancano i modelli dotati di una punta a led incandescente, che serve a riprodurre una reazione di combustione. Le sigarette elettroniche possono essere riutilizzate, sia perché le batterie possono essere ricaricate, sia perché le cartucce possono essere sostituite.

Il funzionamento di una sigaretta elettronica

Nel momento in cui lo svapatore aspira, attraverso un sensore viene registrata la differenza di pressione; è così che l’elemento riscaldante, che è alimentato dalla batteria, viene innescato, in modo che la nicotina possa essere vaporizzata. Quello che ne deriva è, appunto, un effetto fumo molto realistico. Nel momento in cui, invece, lo svapatore esala, quello che viene soffiato via non è fumo, ma un vapore. D’altra parte in una sigaretta elettronica non c’è traccia di fuoco, ed è per questo che non si corre il rischio di inalare monossido di carbonio o catrame.

I potenziali rischi della sigaretta elettronica

La Food and Drug Administration sta studiando le sigarette elettroniche per capire se vi siano degli elementi cancerogeni: un aspetto che ha fatto drizzare le antenne a molti utenti. Alcune ricerche dedicate alla soluzione di vapore e nicotina, per esempio, hanno messo in evidenza la presenza di residui di sostanze cancerogene che di norma si trovano nel fumo di tabacco. Una ulteriore indagine ha permesso di scoprire che il vaping, fenomeno che consiste nell’aspirazione di vapore e nella sua respirazione, può complicare la respirazione anche solo per cinque minute.



    Le sostanze chimiche delle ecig

    Nelle sigarette elettroniche ci sono sostanze chimiche che sono in grado di favorire un maggiore rischio di infiammazioni delle vie respiratorie e di asma. Gli studi che hanno riguardato le ricariche di nicotina, poi, hanno fatto registrare una particolare tossicità rispetto alle cellule umane. Quindi da una parte si può affermare senza timore di essere smentiti che le sigarette elettroniche sono un’alternativa meno pericolosa del fumo, ma dall’altra parte è bene essere consci del fatto che possono comunque manifestarsi delle conseguenze negative dall’inalazione di aria malsana unita ad altro.

    Il mercato delle sigarette elettroniche

    Quel che è certo è che al momento il mercato delle sigarette elettroniche è molto florido, e soprattutto sembra non correre il rischio di una crisi. Gli introiti che derivano da questo sistema sono miliardari. Tuttavia le sigarette elettroniche continuano a essere oggetto di numerosi dibattiti, che non riguardano solo la salute, ma che coinvolgono anche la politica e le tematiche ambientali. Purtroppo la confusione è notevole, anche a causa delle norme che in teoria dovrebbero disciplinare il mercato.

    Dove comprare online le sigarette elettroniche: Vapr.store

    Le sigarette elettroniche in vendita su vapr.store sono di sicuro caratterizzate da standard di qualità molto elevati: il meglio che si possa trovare sul mercato in questo momento, sia dal punto di vista della varietà di scelta, sia per ciò che concerne la selezione delle materie prime usate. Ecig, ma anche atomizzatori, liquidi e accessori di ogni genere: gli svapatori possono acquistare in questo shop virtuale tutto quel che desiderano per godersi gli aromi che preferiscono.

    Il giro di affari

    Allo stato attuale si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari il mercato delle sigarette elettroniche, e ciò basta a testimoniare che non si può più parlare di un trend passeggero o di una moda destinata a svanire nel giro di breve tempo. Ormai sono passati quasi 20 anni dal debutto delle ecig sul mercato: era il 2005, infatti, quando la società cinese Golden Dragon Holdings ha cominciato a esportare i propri prodotti. Già nel 2013 solo negli Stati Uniti c’erano 2 milioni e mezzo di svapatori: e il trend non ha fatto altro che aumentare nel corso degli ultimi 10 anni.



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