Whirlpool Napoli, spiragli dal vertice con il ministro Orlando

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Whirlpool Napoli. “E’ stato un incontro nel quale abbiamo spiegato il percorso sul quale stiamo lavorando. E’ un percorso nel quale ogni giorno si fanno passi avanti, e mi pare che quelli fatti vanno nella direzione giusta, ma vanno verificati costantemente e proseguiremo in questa direzione”.

Le parole del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al termine del vertice in Prefettura a Napoli sull’emergenza lavoro, Whirlpool in testa, apre qualche spiraglio per i 320 lavoratori licenziati di via Argine. “Non c’e’ stato nessun impegno rimangiato. C’e’ stata una complicazione – ha precisato il ministro – per il comportamento di Whirlpool. Stiamo riadeguando il percorso di fronte ad un comportamento inqualificabile”.

Le parole del ministro al termine di una giornata nella quale si sono registrate tensioni in Piazza Plebiscito davanti alla sede della Prefettura dove erano Orlando ed il sindaco Gaetano Manfredi. Sono stati, infatti, circa 500 i manifestanti, tra disoccupati organizzati e sigle sindacali, che si sono radunati all’ingresso della prefettura.



    Alle poche decine di manifestanti Whirlpool che erano presenti e attendevano l’esito del tavolo, si sono aggiunte alcune centinaia di disoccupati organizzati aderenti alle sigle Banchi nuovi e 7 novembre che al loro arrivo in piazza del Plebiscito hanno costretto il cordone di polizia che transennava la strada ad indietreggiare fino a guadagnare l’ingresso della prefettura, dove si sono fermati.

    Qualche momento di tensione nel confronto con le forze dell’ordine, con un paio di ombrelli che sono volati all’indirizzo dei poliziotti ma nulla piu’ di questo. Tornando alla questione Whirlpool il leader della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha detto: “Il ministro ha confermato cio che pensavamo da tempo, ovvero che la Whirlpool ‘ha messo la vertenza nelle peggiori condizioni che si potessero immaginare”.

    “Il tema del 30 novembre come data ultima per la scelta tra le due opzioni possibili, ovvero l’incentivo economico e il trasferimento a Cassinetta, e’ – secondo Ricci – una Spada di Damocle che non possiamo accettare. Orlando ha dato la sua disponibilita’ ad investire da subito del problema gli altri ministri”.

    “Ora – avverte il segretario generale aggiunto della Uilm campana, Antonio Accurso – bisogna che questo consorzio diventi meno evanescente: dobbiamo avere i nomi in tempi strettissimi, dobbiamo avere confermata la presenza di Invitalia all’interno della compagine, per dare garanzia ai lavoratori e, inoltre, che quest’operazione si svolga nel piu’ breve tempo possibile”.

    “Il Governo – sostiene Giuseppe Esposito, segretario regionale della Cisl Campania – non si puo’ tirare indietro, della mancanza di prospettiva nel definire le condizioni piu’ adeguate al mantenimento ed alla realizzazione degli insediamenti produttivi sul territorio”.

    Rosario Rappa, segretario generale della Fiom partenopea, parla di incontro “interlocutorio, quello risolutorio sara’ con Giorgetti e Invitalia per dare continuita’ occupazionale ai lavoratori e sulle condizioni di prospettiva”. 




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