Sileri: ‘Confido in un Natale sereno ma l’emergenza non è ancora archiviata’

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Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, in una intervista al Corriere della Sera spiega come il regime di pruenza adottato dall’Italia può condurre il Paese in una situazione id maggiore serenità.

 “E’ inevitabile, purtroppo, prevedere altre vittime e altri ricoverati tra i non vaccinati. Ma gli ospedali non dovrebbero andare in affanno. Sono fiducioso: possiamo confidare in un Natale sereno. Grazie ai tanti che si immunizzano e grazie al green pass. Resterà obbligatorio per molti mesi”.

Unica condizione, che si rispetti il patto tra istituzioni e cittadini: cioè che sia collettiva anche l’adesione alla chiamata per la terza dose e per la vaccinazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni: “Non abbiamo ancora riacquistato il cento per cento della nostra libertà: è in vigore l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, il distanziamento, e per andare in palestra, solo per fare un esempio, sono in vigore rigidi protocolli. E sono in vigore perché l’emergenza non è ancora archiviata”.



    proroga green pass

    Sileri conferma la proroga oltre la già annunicata scadenza del 31 dicembre, per il green pass: “L’obbligo di green pass è, insieme all’ottima risposta degli italiani alla campagna vaccinale, quello che ci ha protetto da situazioni di contagio fuori controllo. In Francia, dove non c’è un obbligo di green pass cosi’ stringente, il tasso di ospedalizzazione è ben più severo. La nostra strategia spinge la vaccinazione e, attraverso i tamponi di chi non si vaccina, permette di far emergere i contagi che altrimenti non conosceremmo”.

    Possiamo però aspettarci un Natale “sereno, mi aspetto possano aumentare i numeri del contagio, ma non quelli dei ricoverati. In ospedale finiranno i non vaccinati. Certo, a meno di varianti a noi ancora non note e dagli esiti imprevedibili. E a patto che i cittadini si facciano somministrare la terza dose”.

    La terza dose dovranno farla tutti. “Non è imminente ma ritengo sarà indispensabile. La platea si allargherà tra dicembre e gennaio, cioè alla scadenza dei sei mesi dall’avvio della campagna di vaccinazione di massa”, ha concluso il sottosegretario.


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