Foto dal web
Lacune probatorie, dichiarazioni inaffidabili dei collaboratori di giustizia, tra cui spicca Nicola Schiavone, il figlio del boss Francesco Schiavone “sandokan” e del boss Antonio Iovine.
Sono queste alcune delle motivazioni che hanno spinto la Corte di Appello di Napoli (seconda sezione) ad assolvere da quattro capi d’accusa, tra i quali anche il concorso esterno in associazione mafiosa, “perché il fatto non sussiste“, l’ex sindaco di Villa Literno (Caserta), Enrico Fabozzi, difeso dall’avvocato Mario Griffo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE Camorra & appalti ospedale di Caserta: sequestro beni per 2 milioni di euro
Ieri, l’ex primo cittadino del comune casertano ha incassato anche il proscioglimento nell’ambito del procedimento giudiziario sulla “mala gestio” al Consorzio Unico di Bacino (CUB), nel quale ha ricoperto ruoli di vertice.
Fabozzi era stato condannato in primo grado, il 3 giugno 2015, dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), a dieci anni di reclusione.
Fabio Testa, 28 anni, laureato in sociologia. Appassionato della cultura napoletana e dei fenomeni della tradizione popolare. Gli piace il cinema d’autore. E’ grande tifoso del Napoli
Roma– Il cinema mondiale trattiene il fiato: Francis Ford Coppola, uno dei più grandi registi… Leggi tutto
Roma– Nessun fortunato vincitore del “6” né del “5+1” nell’estrazione n. 124 del Superenalotto, che… Leggi tutto
Roma– È arrivato il consueto appuntamento con le estrazioni del Lotto, che nella serata di… Leggi tutto
Pozzuoli – È allarme a Pozzuoli per la scomparsa di Salvatore De Felice, un giovane… Leggi tutto
Salerno- Un uomo di 40 anni è stato arrestato dalla Polizia a Salerno con un'accusa… Leggi tutto
Ischia — Un vasto incendio sta devastando da ore la zona collinare di Succhivo, nel… Leggi tutto