Verso l’estate in Campania, tra aspettative e prospettive

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L’emergenza sanitaria non è affatto finita e quella che appare lontana sulla linea dell’orizzonte si annuncia come un’estate difficile e probabilmente ancora molto incerta, a causa naturalmente del Covid 19. Nel corso dell’anno passato abbiamo imparato a convivere – non senza difficoltà, specie nei mesi iniziali – con le limitazioni alla libertà di movimento. E, senza dubbio, il mondo del turismo ha risentito in maniera molto importante di tutto questo.

La Campania è una delle regioni d’Italia più affascinanti e visitate in assoluto, una destinazione scelta da un pubblico target trasversale. E’ perfetta per le famiglie e per le vacanze con gli amici perché con il suo mare, i suoi paesaggi e le città d’arte – così ricche di storia e poesia – fa innamorare proprio tutti. Oltre a Napoli basta pensare a Pompei, Ercolano, Capua, Avellino e Paestum ma solo per citarne alcune. Purtroppo questa regione è risultata essere anche una delle più controverse in quanto a restrizioni negli ultimi mesi. Tutto ciò a causa di non pochi screzi sia politici che di altra natura che hanno messo a dura prova i campani fin dall’inizio del lockdown.

L’augurio è però quello di riuscire a bypassare il momento di difficoltà e poter comunque programmare le ferie estive con un surplus di calma e una minore ansia nei confronti del futuro. In che modo prepararsi dunque ai prossimi mesi e, soprattutto, all’arrivo della stagione calda? Vediamolo insieme.



    Viaggi e spostamenti sono al centro dell’attenzione

    Sicuramente la Campania ha da offrire mille a una destinazione interessanti nelle quali recarsi, soprattutto spostandosi in automobile. E’ proprio con questo mezzo di trasporto che, con una maggiore probabilità, gli italiani sceglieranno di muoversi per recarsi in villeggiatura.

    Ad essere privilegiate saranno le bellezze del Belpaese, specie se nei prossimi mesi la situazione globale non consentirà di riprendere normalmente a viaggiare all’estero. Ecco perché la nostra regione si prepara ad accogliere viaggiatori provenienti dal resto d’Italia ma anche turisti locali in cerca di svago e relax.

    L’automobile sarà il mezzo di trasporto più utilizzato

    Molto spesso si pensa che per raggiungere grandi città come ad esempio Napoli utilizzare l’automobile possa risultare limitante, specie per quanto riguarda il momento del parcheggio (costi, sicurezza, distanze). Niente di più sbagliato. E sarà in proposito utile accennare al servizio offerto da MyParking, che consente di prenotare posti auto direttamente dal PC o dallo smartphone, senza quindi bisogno di prendere mezzi affollati o di fare inutili code per il parcheggio in aeroporto. Ed è proprio il parcheggio aeroporto Capodichino a risultare tra i più gettonati, quando si tratta di lasciare l’auto per camminare pugni in tasca e andare alla scoperta di bellezze storico-artistiche. Per quanto riguarda insomma gli spostamenti da e per la Campania, quelli in automobile si annunciano essere i più apprezzati e semplici da programmare.

    Hotel, negozianti e aziende: come prepararsi all’estate

    Ci sono alcune realtà – soprattutto hotel, negozianti e aziende – che si stanno già muovendo per poter riaprire i battenti in vista di una ripresa, forse ora più vicina anche grazie ai vaccini, sperando che il Governo e la Regione trovino finalmente un punto di accordo che sia efficace e salutare per cittadini e turisti.

    Come prepararsi? Sono in molti a puntare sulla riqualificazione dell’esistente: ristrutturare in questo periodo vuol dire migliorare l’accoglienza e l’accessibilità per l’estate, investendo su presidi di sicurezza calibrati sull’emergenza Covid e sulla relativa gestione senza rischi. I ristoratori punteranno ad allestire tavoli e sedute all’esterno dei confini fisici del locale, sfruttando cioè quando possibile piazze e strade. Si tratta di un modo corretto per mantenere la necessaria distanza di sicurezza tra le persone ed evitare al tempo stesso di ridurre in modo troppo drastica l’afflusso dei clienti. Per quanto riguarda gli albergatori, è verosimile che potranno contare soprattutto sul turismo di prossimità (basta pensare al fatto che dall’America – ma non solo – sarà molto difficile veder ripartire il turismo prima di molti mesi ancora). L’offerta dovrà essere plasmata sulla base delle possibilità reali di fruizione e sul pubblico target atteso. L’ideale sarà puntare su borghi e piccoli centri, nel rispetto della natura e invitando alla fruizione sostenibile dell’esistente. Bisogna porre l’accento sul patrimonio diffuso, creando sinergie tra settori per esempio arte ed enogastronomia ma non solo. Sempre, naturalmente, nel nome del made in Italy




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