Napoli bloccata. Konsumer: “Cittadini intrappolati, garantire il diritto alla salute”

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Continua a creare disagi l’interruzione della Linea 1 della metropolitana di Napoli, che ha diviso praticamente in due la città, immobilizzando residenti, pazienti e commercianti Vincenzo Ferrante, Presidente Konsumer Campania e Vicepresidente Konsumer Italia,  ieri è stato ospite del programma televisivo “Mattino8”, in onda su Canale 8 per parlare del delicato tema che coinvolge tutti i cittadini partenopei.

Il capo dell’Associazione dei consumatori della Campania, ha dichiarato: “Viabilità e vivibilità sono messe a dura prova, ma si tratta di un problema che la città vive da lungo tempo, l’incidente avvenuto tra le stazioni di Colli Aminei e Piscinola infatti, ha solo peggiorato una situazione critica preesistente. Si dimentica da troppo che il diritto alla salute è disciplinato dalla costituzione italiana e che se un comune non riesce a garantire questo diritto, è inadempiente. Provocatoriamente dico che  potrebbe essere per tale motivo anche commissariato. 

L’amministrazione deve coinvolgere tutti gli attori in campo per trovare delle soluzioni. Occorre organizzare un gabinetto di crisi, per iniziare a risolvere la parte emergenziale, per poi pianificare una soluzione a lungo termine. Anzi si dovrebbe approfittare dell’emergenza, per risolvere finalmente i problemi strutturali dell’area. Bisogna considerare la salute di chi deve recarsi nelle strutture sanitarie, ma anche della salute di chi vive in una zona trafficatissima respirando dalla mattina alla sera smog. È assurdo pensare che una parte importante di Napoli sia lasciata a se stessa. Tutelare i quartieri della città allo stesso modo è fondamentale, non solo per non intrappolare i cittadini ma anche per non  creare ulteriori differenze sociali. Restiamo in ascolto dei consumatori che continuano a chiedere a gran voce interventi immediati.”



    Gennaro Acampora, consigliere della terza municipalità di Napoli, intervenuto in trasmissione, sull’emergenza del traffico nella zona collinare e ospedaliera ha invece dichiarato: “Non si può rischiare di morire in ambulanza, non si può aspettare un’autobus per oltre un’ora perché navette e linee bus sono state tolte. Non si può arrivare a lavoro sistematicamente in ritardo o raggiungere le scuole dopo essersi districati nel traffico paralizzato. Siamo cittadini napoletani anche noi. Il Comune lo capisca in modo chiaro. Si programmi la realizzazione di infrastrutture, con ingresso tangenziale nella zona Ospedaliera. Si cerchino soluzioni con cambi di sensi di marcia in alcune strade comprese tra i Colli Aminei, la Pineta e Via Nicolardi. Si assicuri la presenza di Polizia Municipale nei maggiori incroci della zona, specialmente negli orari di punta, cioè all’ingresso e all’uscita degli studenti dalle scuole. Si faccia qualcosa di importante per garantire alla città di uscire da queste sabbie mobili.”




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