Natale, per i cenoni gli italiano spenderanno 4,7 miliardi di euro

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Gli italiani spenderanno 4,7 miliardi per i cenoni di Natale (2,7 miliardi) e Capodanno (2 miliardi), vale a dire 100 milioni in più dell’anno scorso e che rappresenta il 13,1% delle tredicesime che sfioreranno i 36 miliardi pari a oltre 800 milioni in più rispetto allo scorso anno. Ma questo aumento delle tredicesime non spingerà i consumi. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di Confcooperative in cui si rileva che “all’Italia del rancore è subentrata l’Italia della paura e dell’incertezza che ha meno speranza per il futuro visto l’aumento della povertà, dell’instabilità politica”. Per questo, una fetta importante della tredicesima sarà destinata al risparmio (9,1 miliardi rispetto agli 8,8 dello scorso anno) mentre aumenta il numero degli italiani che imbandirà le tavole all’insegna dell’austerity. “Brindisi dal calice amaro per oltre 2 milioni di famiglie che vivono in assoluta povertà. Resta fondamentale – osserva Confcooperative – individuare risorse e misure di contrasto alla povertà. Rei e Reddito di Cittadinanza, seppur con finalità diverse, non hanno ancora sciolto i problemi”. Anche in cucina si pensa al risparmio, tra gli under 40 saranno 3 italiani su 10 quelli che acquisteranno in anticipo e congeleranno oppure acquisteranno online per un risparmio del 15-20% rispetto alla spesa fatta nei giorni della vigilia. Nove italiani su dieci trascorreranno il Natale in casa, dato in linea con gli scorsi anni, mentre a Capodanno saranno 5 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa la mezzanotte. Per il brindisi, si continuano a preferire spumante e prosecco Made in Italy con oltre 70 milioni di bottiglie, un +10% rispetto allo scorso anno. Per il menu’ di Natale, in pole position le eccellenze del Made in Italy: vongole e frutti di mare per i primi piatti (110 milioni di euro); pesce per i secondi piatti (455 milioni di euro); carne, salumi e uova (530 milioni di euro); vini, spumanti e prosecchi (440 milioni di euro); frutta, verdura e ortaggi (410 milioni di euro). Pasta, pane, farina e olio (225 milioni di euro). Non mancherà il tagliere dei formaggi freschi e stagionati italiani (115 milioni). Chiuderà il paniere il ricco carrello dei dolci composto da panettone e pandoro in primis, oltre alle tantissime specialità dolciarie regionali (420 milioni di euro).




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