Napoli: ampolla San Gennaro esposta per otto giorni. Il Vescovo: “Disarmiano i giovani”

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I fedeli dalle 16 di oggi nella cattedrale di Napoli potranno baciare e venerare l’ampolla contenente il sangue di San Gennaro. Ampolla che sarà esposta fino al 26 settembre.

L’arcivescovo Mimmo Battaglia, durante l’omelia per le celebrazioni di San Gennaro, ha invitato la cittadinanza a lavorare insieme affinche’ i giovani napoletani non siano costretti a emigrare per realizzarsi e realizzare i propri sogni.

“Impegniamoci insieme per il miracolo di una citta’ e di un paese in cui sia possibile per tutti sentirsi a casa, in cui nessun giovane sia ignorato e ogni talento sia valorizzato.



    Qui – ha continuato – in questa terra bella e ferita che oggi piu’ che mai ha bisogno di bellezza e da cui troppo spesso i nostri giovani sono costretti a scappare non trovando in essa la possibilita’ di esprimere in modo sano le proprie potenzialita’, trovando troppi impedimenti alla costruzione del loro futuro.

    Lavoriamo insieme per la nostra comunita’, sentiamoci davvero appartenenti gli uni agli altri. Alziamo la mano, facciamo sul serio, muoviamoci insieme e facciamo qualcosa se ci crediamo ancora”.

    Nell’omelia dell’arcivescovo Mimmo Battaglia non e’ mancato un richiamo alla cura dei giovani e al recupero dei ragazzi in difficolta’, anche alla luce della tragica morte del 24enne Giovanbattista Cutolo ucciso in piazza Municipio a Napoli durante una lite per uno scooter rubato.

    “Sogniamo insieme, ve ne prego, il miracolo di una citta’ e di un paese in cui i problemi dei nostri bambini, ragazzi, giovani non divengano argomento politico e sociale solo dopo l’ennesima tragedia ma siano piuttosto oggetto continuo di riflessione e di azione, creando quel patto educativo che ha bisogno ancora di fare molti passi per diventare prassi”, ha detto il presule.

    L’arcivescovo ha quindi indicato i passi da compiere: “Questa citta’ ha bisogno di ripartire dal mondo dell’educazione, dal ruolo primario della scuola, da una politica educativa che attraverso asili e reti di prossimita’ consenta ai figli e alle figlie di Napoli di crescere in luoghi sicuri e sani. Questa citta’ ha bisogno di ripartire dalla cultura e dall’arte, dalla bellezza, da luoghi in cui poter apprendere le note, i colori, i pensieri e le idee piu’ nobili”.

    video servizio di Alessandro Memoli


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