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Detenuto di 35 anni suicida nel carcere di Pesaro

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Un detenuto di 35 anni si ucciso nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, dove stava scontando una condanna a sei anni per spaccio di stupefacenti. L’uomo si e’ messo una sacchetto intorno alle testa, riempiendolo con il gasda della bombola da cucina. Il Garante dei diritti delle Marche, Andrea Nobili ha effettuato un sopralluogo nell’istituto di pena, dove erano state segnalate negli scorsi mesi varie criticita’, in particolare “la presenza di un alto numero di soggetti con patologie di carattere psichiatrico o legate alla tossicodipendenza”. Nobili ritiene “non piu’ rinviabile l’adozione di misure urgenti per far fronte alle piu’ volte segnalate criticita’ dell’istituto penitenziario”. Il Garante rinnova “la preoccupazione gia’ espressa a maggio alle autorita’ dell’amministrazione penitenziaria, sia nazionale che regionale, ancor prima delle due aggressioni ai danni di alcuni agenti di polizia penitenziaria”. “Preoccupazione – sottolinea Nobili – condivisa anche nel corso del sopralluogo a giugno con alcuni parlamentari marchigiani, nell’ambito del quale, tra le varie criticita’ rappresentate, era stata evidenziata quella inerente la situazione sanitaria soprattutto sul versante delle patologie di tipo psichiatrico o legate alle tossicodipendenze, che a Pesaro registrano una percentuale sicuramente degna di nota. In quella circostanza era stata fatta presente la carenza di professionisti dell’area educativo-trattamentale e psicologica e quella relativa agli agenti di polizia penitenziaria”.

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